ROSAPINETA

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Fratta Polesine

La piccola cittadina di Fratta Polesine è un concentrato di musei e ville storiche che raccontano non solo il passato più remoto della storia locale, ma anche gli eventi che hanno segnato la storia d’Italia.

Con l’età medievale, dopo secoli di scontri tra varie fazioni, la città venne annessa alla Repubblica di Venezia nel 1395 e da questo momento i nobili veneziani la scelsero come residenza estiva fino alla fine della Serenissima, nel 1797. In questo lasso di tempo, vennero costruite numerose ville, tra le quali spicca Villa Badoèr, detta La Badoèra, progettata dall’architetto Andrea Palladio e oggi fa parte del patrimonio UNESCO.

Con l’annessione all’Impero Austriaco, Fratta Polesine divenne tristemente nota per la prima repressione austriaca dei movimenti carbonari. L'11 novembre 1818 la città si rivoltò e alla sera vennero arrestate delle persone, i carbonari della Fratta. Dopo la Terza Guerra d’Indipendenza, nel 1867 venne eretto un monumento a opera dello scultore veronese Grazioso Spazzi in ricordo del loro sacrificio.

In età contemporanea, la cittadina ha dato i natali a Giacomo Matteotti, politico e parlamentare italiano, socialista, che venne ucciso dai fascisti il 10 giugno 1924 per aver denunciato i brogli elettorali di Benito Mussolini. Presso la sua vecchia dimora, ora diventata una casa-museo, viene raccontata la sua vita e quel tragico periodo della recente storia italiana.

Ville e musei
◆ Villa Badoer - Andrea Palladio;
◆ Museo archeologico nazionale - Villa Badoer e Barchesse;
◆ Villa Grimani Molin, Ora Avezzù Pignatelli - Scuola Palladiana e Villa della Carboneria;
◆ Villa e Parco Labia;
◆ Monumento ai Carbonari di Fratta;
◆ Palazzo Lippomano;
◆ Casa-Museo Giacomo Matteotti;
◆ Distilleria Mantovani e museo (Pincara – Ro);
◆ Museo della Giostra (Bergantino);